Abiti tradizionali sardi di Aidomaggiore: usi e costumi in Sardegna

La bellezza degli abiti tradizionali sardi di Aidomaggiore risiede nell’abilità di esperte ricamatrici di dare vita alle nude stoffe tramutandole in opere d’arte. Corpetti e giacchini richiamano il paesaggio e diventano le cartoline più autentiche del territorio.

 

Gli abiti tradizionali sardi di Aidomaggiore e il recupero delle tradizioni locali

 
aidomaggiore

Nel Comune di Aidomaggiore, in provincia di Oristano, si conservano molti capi originali risalenti a fine Settecento e a fine Ottocento.

Il recupero delle tradizioni attraverso lo studio di quelli che erano gli abiti di uso quotidiano, da sposa o da vedova dell’epoca, si deve al Gruppo locale Sa Cointroza, fondato negli anni ’90 con lo scopo di riportare in vita i costumi e gli usi di un tempo.

Come la maggior parte degli abiti sardi, anche quelli di Aidomaggiore rievocano la natura circostante attraverso la riproduzione su veli, corpetti, gonne e giacchini di motivi floreali.

L’abilità delle ricamatrici li rende opere d’arte pronte da indossare che raccontano il territorio richiamando il paesaggio circostante.
 

L’abito da sposa di Aidomaggiore

 

sposa con abiti tradizionali sardi di aidomaggiore
Fonte: “Costumi e gioielli di Sardegna”, L’Unione Sarda, foto di Adriano Mauri e Max Solinas

Contraddistinto dall’eleganza tipica degli abiti sardi, l’abito da sposa di Aidomaggiore si compone di un candido velo (velu) in tulle che ricade sulle spalle e lungo la schiena della donna con una cascata di fiori ricamati a mano.

La camicia (camisa), anch’essa bianca e in cotone, viene abbottonata posteriormente e presenta sul davanti altri motivi floreali, che avvolgono e impreziosiscono il busto della sposa.

Su di essa si appone il corpetto (cossu a limbas) azzurro in broccato e a fiori dorati, bardato con cotone a righe. Il corpetto si allaccia sul davanti con dei nastrini e presenta delle alette rigide nella parte inferiore.

Il giacchino (zippone), con ampia scollatura a V, è color ciclamino e realizzato in seta  operata. Viene adornato con una passamaneria di perle nere e con polsini rifiniti da una fascia in raso, sempre nera.

La gonna (gunnedda), di lana operata, è di color verde e presenta una balza in raso nero. Su di essa si appone il grembiule (farda) che richiama la tonalità del giacchino.