Monasteri in Sardegna da visitare almeno 1 volta

Ho sempre amato visitare i monasteri, prima ancora di trasferirmi in Sardegna.

Ne ho apprezzati molti, sopratutto in Toscana.

Ho respirato la storia custodita fra le antiche mura, la magia dei chiostri, il profumo degli orti coltivati secondi tradizioni antiche, il fascino delle botteghe in cui trovare prodotti artigianali, ungenti curativi e creme “miracolose” a  base di piante, fiori e frutti realizzate secondo ricette d’antan.

Una volta arrivata in Sardegna mi sono domandata: quali sono i monasteri più belli da visitare nell’isola?

ECCONE 10 DA NON PERDERE.

Monasteri da visitare in Sardegna: i 10 più interessanti

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Fonte, Associazione Città Turistica

Siete approdati su questo articolo e non è un caso, vero?

Quello per i monasteri non è un interesse comune: lo definirei di nicchia. Ho scritto questa guida ai monasteri da visitare in Sardegna perché non ho trovato informazioni (almeno non molte) al riguardo. E si torna al solito argomento, non si tratterà mai a sufficienza a mio parere.

In Sardegna non c’è solo il mare, non c’è solo l’estate. La Sardegna non è solo un luogo di vacanza.

E’ un isola da scoprire in ogni stagione, che accontenta gli appassionati di storia e archeologia a tutto tondo. Eppure, nel 2021 e online, le informazioni sui monasteri sardi sono carenti.

Segno che il turismo religioso non viene promosso affatto o che non viene promosso in modo adeguato. Segno che i monasteri, in sostanza, non sono ritenuti luoghi meritevoli d’interesse.

Mi sono presa la briga allora, di guidarvi alla scoperta di alcuni dei più belli.

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1. Monastero Benedettino Mater Dei, Olbia

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Il monastero benedettino Mater Dei a Murta Maria, Olbia

Partiamo controcorrente da un monastero “moderno”, nato nel 2015 (pensate un po’) in una nota località turistica della costa gallurese.

Il monastero benedettino Mater Dei si trova a Porto Istana e domina dall’alto il meraviglioso mare olbiese.

Gestito da Padre Massimo Terrazzoni, 47 anni, maddalenino, presenta un’architettura diversa dai monasteri antichi e ricorda un po’ le case vacanza della zona.

Eppure qui la vita si svolge seconda la regola benedettina “ora et labora: ci si sveglia all’alba e la giornata è scandita da lavoro e preghiere.

Molti visitatori vi accorrono per ritrovare pace e serenità, avvicinarsi a Dio, apprezzare il silenzio e contemplare le bellezze del creato, inclusa la natura bellissima del territorio.

  • DOVE SI TROVA: Via Arcobaleno, 40, 07026 Porto Istana SS
  • CONTATTI: 0789/36891

2. Il monastero di Santa Chiara, Oristano

monastero di santa chiara oristano
Il monastero di Santa Chiara a Oristano

Ecco un classico monastero del nostro immaginario. Situato oltretutto in una città-gioiello, Oristano: scrigno di edifici sacri di epoca medievale.

Il Santa Chiara è un convento eretto nel 1343 per volere di re Pietro d’Arborea, legato alla giudicessa più famosa della Sardegna, Eleonora D’Arborea.

Eleonora aveva libero accesso alla clausura del monastero assieme alla madre e alla sorella Beatrice.

Spiccano lo stile gotico della chiesa, l’abside, ma sopratutto i resti dell’antico monastero.

Il nuovo monastero è abitato dalle Suore Clarisse (8 per la precisione) e rappresenta l’unico monastero di clausura in Sardegna che offre alloggio a ospiti secolari.

All’interno è presente un b&b, per affacciarsi alla vita monastica col supporto di comfort moderni, e una bottega di prodotti e manufatti creati dalle suore.

  • DOVE SI TROVA: Via Santa Chiara, 29, 09170 Oristano OR
  • CONTATTI: 0783/302649

3. Monastero di San Pietro di Sorres, Borutta

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Il monastero di San Pietro di Sorres a Borutta, in Sardegna

Annoverato fra i monasteri più belli da visitare in Sardegna, San Pietro di Sorres è anche uno dei più antichi.

Incerta la data di costruzione, è provato che nella sua area l’uomo si rifugiò fin dal Neolitico.

Diventa sede vescovile nel XII secolo, quando diventa sede prediletta per cerimonie di rilievo. Soppressa la diocesi di Sorres l’edificio si avvia verso una lunga e triste decadenza.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, inizia la ristrutturazione che restituisce vita alla chiesa romanica di San Pietro di Sorres.

Colpisce l’eleganza delle architetture: l’abside è illuminato dal sole nascente che entra nella chiesa da tre monofore.

Oggi, il monastero benedettino di Borutta ospita un laboratorio di restauro libri, una biblioteca e offre diversi servizi.

Basta citare i corsi di scrittura medievale, le giornate di ritiro spirituale e le settimane di studio, durante le quali i fedeli vengono ospitati in una confortevole foresteria.

  • DOVE SI TROVA: Via S. Pietro di Sorres, 07040 Borutta SS
  • CONTATTI: 339/3312355

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4. Il Convento delle Carmelitane Scalze, Nuoro

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Il convento delle Carmelitane Scalze a Nuoro, Sardegna

Sarà che Nuoro, con la statua del Redentore che abbraccia dall’alto la città, mi trasmette emozioni intense e spirituali.

Fatto sta che mi aspettavo anche qui un monastero, e invece ho trovato un convento: quello delle Carmelitane Scalze.

Lo dipingono come una fortezza austera all’esterno e ricca di poesia all’interno.

Si erge sul Colle del Cuccullio e fu progettato da un architetto francese (Savin Couelle), fra i padri stilistici della Costa Smeralda.

Gli interni sono ricchi di simboli pregni di significato, di giochi di luce che rendono l’atmosfera magica.

Spicca la presenza di una grande conchiglia proveniente dalle isole Mauritius: un gentile omaggio al mare della Sardegna.

  • DOVE SI TROVA: 1 Localita’ Cuccullio, Nuoro, NU 08100
  • CONTATTI: 0784/30372

5. Abbazia Cistercense di Nostra Signora da Corte, Sindia

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L’Abbazia di Nostra Signora di Corte a Sindia, Sardegna

Il suo fascino è indiscutibile. L’Abbazia Cistercense di Nostra Signora da Corte, a Sindia, si trova nel sito campestre di Cabu abbas o Caput aquae, conosciuto per le fonti che sgorgavano nelle vicinanze.

Perché l’appellativo “Da Corte”? Semplice. La chiesa venne fondata nel 1149 circa dal sovrano turritano Gonario de Lacon-Gunale.

In epoca medievale all’abbazia era annesso un monastero cistercense (relativo all’ordine monastico fondato nel 1098 da Roberto di Molesme, ndr), abbandonato prima del ‘500 e successivamente privato dei suoi materiali costruttivi, che oggi ritroviamo in diversi edifici antichi e nel lastricato della linea ferroviaria di Sindia.

Del complesso restano l’abside, due cappelle e una sacrestia che comunicava col monastero.

Merita visita? Certamente sì. L’edificio è molto bello e inserito in un contesto ambientale incontaminato.

  • DOVE SI TROVA: Loc. Cabu Abbas, 08018, Sindia NU
  • CONTATTI: 0785/41003

6. Monastero della Vergine di Buon Cammino, Iglesias

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Il santuario della Vergine di Buon Cammino a Iglesias

In passato il nome di Iglesias era Villa Ecclesiae per il gran numero di chiese presenti.

Il monastero della Vergine di Buon Cammino, oggi membro della Federazione delle Sorelle Povere di Umbria – Sardegna e Trentino, sorse intorno agli anni ’30 del secolo XVII su di un colle che domina la città.

Il culto della Madonna del Buon Cammino è in continuità con quello della Vergine Odighitria, di provenienza bizantina come Santa Barbara, che significa “guida del cammino” o “conduttrice”.

Si tratta di uno dei monasteri più visitati in Sardegna ed è appunto legato al Cammino di Santa Barbara, un fantastico itinerario tra mare, monti, chiese e miniere nel Sulcis-Iglesiente.

Il santuario è tuttora frequentato da pellegrini e turisti, immerso nel verde e avvolto da un’atmosfera mistica.

  • DOVE SI TROVA: Via Buon Cammino, 1, 09016 Iglesias SU
  • CONTATTI: 0781/31427

7. Convento di San Francesco, Alghero

convento san francesco alghero
Il complesso monumentale di San Francesco, ad Alghero

Cercate un esempio di architettura gotico-catalana? Eccolo qua. Il convento di San Francesco sorge nel cuore del centro storico di Alghero di fianco all’omonima chiesa, e rappresenta la massima espressione di questo stile in Sardegna.

Fu edificato attorno al 1500 con l’arrivo dei Frati Minori Conventuali (ordine fondato da San Francesco d’Assisi) sulle coste del Sassarese, ed è un luogo ricco di storia e di memoria.

Anticamente era immerso in negli orti dei frati, che probabilmente raggiungevano le attuali torri di Porta Terra e di San Giovanni.

I frati accolgono fedeli, cittadini, pellegrini e ospiti e offrono appuntamenti culturali a cui partecipare.

In più, il sito dispone di un fascinoso hotel composto da 21 camere che affacciano sul chiostro, dotate di tutti i moderni comfort.

La visita al complesso costa € 2,00 e comprende la sala del pozzo, la cripta, la Sala Convegni (ex Refettorio), la chiesa, il chiostro, e la Sala del Campanile.

  • DOVE SI TROVA: Via C. Alberto 46, Alghero
  • CONTATTI: 079/980330

8. Convento di Santa Lucia, San Gavino Monreale

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La Chiesa e Convento di Santa Lucia a San Gavino Monreale

In questo caso la data è certa. Il Convento di Santa Lucia venne fondato nel 1580: lo riporta un antico documento in cui si legge che l’edificio fu annesso assieme ad altri monasteri sardi alla Famiglia ultramontana.

Eretto su insediamenti di epoca nuragica, venne ristrutturato dai monaci di rito greco-bizantino che abitarono in Sardegna in quei secoli.

La prima tesi è confermata dal ritrovamento di una sorgente coperta e chiusa da muri, che risale al culto delle acque da parte della civiltà nuragica.

La seconda, dal ritrovamento di tracce di un’antica cupola con i peducci quasi intatti di matrice greca.

Della struttura si ammira il tetto in legno di ginepro del chiostro, l’antica volta a botte, nonché l’altare in marmo con una particolare croce riconducibile ai simboli dei Templari.

  • DOVE SI TROVA: Via Convento, 119, 09037 San Gavino Monreale SU
  • CONTATTI: 070/9375570

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9. Convento di Nostra Signora di Bonaria, Cagliari

basilica bonaria cagliari
Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari

Il Santuario della Vergine di Bonaria è officiato dai padri mercedari, che abitano l’adiacente convento, ed è sede parrocchiale del quartiere di Bonaria.

Quello di Bonaria il più importante santuario della Sardegna per la Chiesa Cattolica, e merita  visita per l’imponenza del complesso che custodisce numerose opere d’arte.

All’interno, un’ampia scalinata a  conduce nel convento, dove sono visibili bassorilievi dorati scolpiti in legno e due stemmi dei prelati.

Da ammirare il crocifisso di origine spagnola, la Sala de Profundis, dove ci si fermava a pregare per i confratelli defunti e naturalmente la stanza reale, in cui alloggiavano i Re o i Viceré prima di entrare in carica.

Proprio qui hanno sostato Paolo VI e Giovanni Paolo II.

  • DOVE SI TROVA: Piazza Bonaria, 2, 09125 Cagliari CA
  • CONTATTI: 070/301747

10. L’ex-Convento di San Francesco, Mandas

ex convento san francesco mandas
L’Ex-Convento di San Francesco a Mandas

Ultimo ma non meno importante è l’ex-Convento di San Francesco a Mandas, paese che ho nel cuore.

Al loro arrivo in città, il 3 aprile 1610, i frati francescani furono accolti benevolmente e pochi giorni dopo venne fondato convento di San Francesco, dove si stabilirono.

Nel Settecento la struttura ospitò le monache del Convento di S. Lucia di Cagliari, mentre i frati risiedevano presso il sacerdote di Mandas.

Con la soppressione degli ordini religiosi nel 1866, l’edificio fu definitivamente abbandonato. Oggi ospita la biblioteca comunale Pisano Emilio, l’archivio storico e la mediateca “Titolus” dedicata al feudalesimo sardo.

Durante l’anno il San Francesco è sede di appuntamenti culturali organizzati nella sua bella cornice seicentesca.

  • DOVE SI TROVA: Via Canonico Dessì, 09040 Mandas Città Metropolitana di Cagliari
  • CONTATTI: 070/984753