L’Amore Segreto di Eleonora di Pedres nella Leggenda di Olbia e Loiri

La leggenda che vi riporto oggi avvolge il Castello di Pedres (o Pedreso) situato a metà strada fra Olbia e Loiri, nel Nord Sardegna.

La storia è ambientata in epoca giudicale e parla di Eleonora, una fanciulla di incredibile bellezza che, si dice, abitasse nel maniero.

Ella amava dipingere e aveva un amore folle e segreto, nei confronti del giovane pescatore Simplicio.

Fra passaggi sotterranei e mille arguzie i due si incontravano di nascosto, perché la mano di Eleonora era promessa a qualcun altro.

Come finisce la storia?

Ve la racconto!

Quando Eleonora incrociò lo sguardo di Simplicio sapeva già tutto: era l’uomo dei suoi sogni.

Gli occhi grandi di lei si persero in quelli neri e profondi di lui: scuri come il piombo, teneri come la pace. Il ragazzo avvertì un brivido lungo la schiena, una scarica elettrica di adrenalina, di attrazione incontrollabile.

La romantica scena è frutto dalla mia immaginazione, divenuta fervida dopo aver letto la leggenda che sto per riportare, e che avvolge il Castello di Pedres (o Castello di Pedes, Castel Pedreso).

Il Castello di Pedres e la leggendaria Eleonora

Il Castello di Pedres, di epoca medievale, e domina dall’alto dei suoi 89 metri la compagna gallurese.

Risale ad un periodo compreso fra il 1296 e il 1322, e i suoi ruderi comprendono oggi una doppia recinzione e una torre.

Fu residenza giudicale. Aveva lo scopo di proteggere Civita -uno degli antichi nomi di Olbia – e i confini del Giudicato di Torres, ma nel 1339, prima dell’occupazione aragonese e di quella del Giudicato d’Arborea, venne affidato ai frati ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Si racconta che, a quel tempo, nel Castello di Pedres abitasse Eleonora, una fanciulla dai capelli biondi raccolti in una treccia a incorniciarle il viso.

Eleonora era la sorella del castellano e aveva tante virtù, oltre a quelle donate da Madre Natura.

Ella amava dipingere, ed era talmente abile che – secondo la leggenda – le venne affidata la creazione degli affreschi della Chiesa di San Simplicio.

Munita di colori e pennelli, si recava nel luogo intitolato al santo una volta a settimana.

Eleonora e Simplicio: dall’amore segreto alla fuga

chiesa di san simplicio olbia
La chiesa di San Simplicio a Olbia

Un bel giorno, mentre Eleonora dipingeva sulle sponde del mare, la sua vita fu sconvolta da una splendida visione: un giovane pescatore di nome Simplicio.

I due si conobbero e il reciproco fascino non diede scampo: l’amore sbocciò in un istante.

Se il cuore di Eleonora batteva per Simplicio, la sua mano era promessa a tale Paulone, castellano di “Sa Paulazza”. Non appena saputo dell’intrigo, il fratello della ragazza iniziò a curarsi del buon esito del matrimonio, evitando di lasciarla sola affinché non incontrasse l’amante.

I due innamorati allora iniziarono a vedersi di nascosto nel sotterraneo che, si dice, collegava il Castello di Pedres alla Chiesa di San Simplicio. Nei loro movimenti venivano aiutati dalla balia, che conoscendo gli impegni fratello suggeriva modi e tempi.

In città, nel mentre, tutti parlavano della storia di Eleonora e Simplicio finché non giunse anche voce al promesso sposo Paulone. La leggenda vuole che Paulone perse la ragione, e che per questo motivo i due amanti si diedero alla fuga.

Della loro appassionata storia d’amore non si seppe più nulla, ma il Castello di Pedres è ancora lì, come gli affreschi sull’abside della Chiesa di San Simplicio di Olbia, raffiguranti l’omonimo santo, San Vittore e un corteo di fedeli.

Le opere risalgono però al XV secolo, e pur credendo alla leggenda, non possono essere attribuite alla mano di Eleonora.

Per rivivere le appassionate vicende di cui si narra basta visitare il Castello di Pedres.

Il maniero si raggiunge da Olbia  prendendo la strada per Loiri e svoltando a destra dopo tre chilometri in corrispondenza di una strada sterrata. Dopo due chilometri si accede al piazzale antistante la fortezza.

Fonte: LaDonnaSarda

Autrice: Eleonora D’Angelo

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