


Abiti tradizionali sardi di Aidomaggiore: usi e costumi in Sardegna
La bellezza degli abiti tradizionali sardi di Aidomaggiore risiede nell’abilità di esperte ricamatrici di dare vita alle nude stoffe tramutandole in opere d’arte. Corpetti e giacchini richiamano il paesaggio e diventano le cartoline più autentiche del territorio. Leggi tutto

Monasteri in Sardegna da visitare almeno 1 volta
Ho sempre amato visitare i monasteri, prima ancora di trasferirmi in Sardegna.
Ne ho apprezzati molti, sopratutto in Toscana.
Ho respirato la storia custodita fra le antiche mura, la magia dei chiostri, il profumo degli orti coltivati secondi tradizioni antiche, il fascino delle botteghe in cui trovare prodotti artigianali, ungenti curativi e creme “miracolose” a base di piante, fiori e frutti realizzate secondo ricette d’antan.
Una volta arrivata in Sardegna mi sono domandata: quali sono i monasteri più belli da visitare nell’isola?
ECCONE 10 DA NON PERDERE.

Corbezzolo sardo: usi nella medicina popolare in Sardegna
Quanti nomi per il corbezzolo sardo (lidone; mela lidone; lioni; alidoni; ghilisone), arbusto dai frutti coloratissimi e tondi da sembrar ciliegie.
Vanta vari usi nella medicina popolare in Sardegna – come altrove- grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, sfruttate per realizzare decotti e impacchi curativi.
Conosciuto fin dall’antichità, l’arbutus unedo o corbezzolo veniva usato per la concia delle pelli (le foglie, i frutti e la corteccia), per preparare l’acquavite ma anche e sopratutto per curare.
Calmare i dolori alla pancia e lenire le infiammazioni all’intestino erano le sue principali funzioni ad esempio in Ogliastra nell’area di Seui, Urzulei e Ussassai.
Ecco i rimedi naturali a base di corbezzolo utilizzati dalle donne in diverse località dell’isola. Leggi tutto

Il castello di Baldu a Luogosanto: memorie dell’antica villa di Sent Steva
Il castello di Baldu o Palazzo Baldu (Lu Palatzu di Baldu, in gallurese) situato a Luogosanto faceva parte dell’antica Villa di Sent Steva, nucleo medievale di cui si ha traccia dal XVI.
Una villa scomparsa, la cui esistenza è però confermata da un documento storico, un manoscritto che ci riporta indietro nel tempo ai Giudicati di Gallura e Arborea.
Palazzo Baldu in Sardegna è forse una delle fortezze più affascinanti.
Circondato da un fitto bosco di lecci è avvolto da un’atmosfera molto particolare, che può farsi tetra (per chi si lascia suggestionare) nelle giornate autunnali e invernali più fredde e uggiose.
Come avviene per la maggior parte dei castelli di epoca giudicale in Sardegna e per i castelli medievali in genere, anche il Castello di Baldu ha la sua leggenda legata a un fantasma: quello di sor Ubaldo, signore della Villa di Sent Steva. Leggi tutto

I rituali di fine autunno in Sardegna: la notte delle zucche di Sant’Andria
Fra i rituali di fine autunno in Sardegna, la notte delle zucche (e del vino) di Sant’Andria -per come vogliamo chiamarla in questa sede-, merita sicuramente attenzione.
Innanzitutto perché in questa notte che somiglierebbe (ma non è!) alla festa di Ognissanti (la modernissima Halloween) per alcuni aspetti, vengono in rilievo la zucca con tutte le sue simbologie (quella che preferiamo è legata alla rinascita), il vino, con altrettanti e importanti significati e, ultimo ma non meno importante Sant’Andrea, il santo del vino e tradizionalmente anche il santo di novembre, mese dedicato nell’antichità a Dioniso. Leggi tutto

Pani di Natale in Sardegna: i segreti del pane e dei dolci natalizi sardi
Conoscete i pani di Natale in Sardegna?
Oggi vi parlo di una delle più belle tradizioni sarde: la panificazione!
Il pane di Natale è un’usanza diffusa in tutta l’isola, così come quella dei dolci natalizi.
ECCO I SEGRETI DI QUESTE BONTA’! Leggi tutto

Janas sarde: la leggenda delle fate di Giave e dell’anello perduto
Amo il folklore sardo, amo le storie sulle janas sarde, le famose fate dell’isola.
In questo articolo, con l’aiuto del libro di Dolores Turchi dal nome “Lo Sciamanesimo in Sardegna”, ripercorro la leggenda delle fate di Giave e dell’anello perduto. Leggi tutto

Sant’Antioco a Ozieri: la chiesa e i suoi simboli misteriosi
Un visitatore attento, alla vista della chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio a Ozieri, noterà spaventose sculture che sembrano prendere vita dalla dura pietra.
Quali simboli celano?
Perché mai un’architettura emblema di fede dovrebbe avere impressi, proprio al suo ingresso, simboli spaventosi?
Ecco le risposte. Leggi tutto

Festa di Nuoro e leggende sarde: la Madonna delle Grazie e i suoi miracoli
La Festa della Madonna delle Grazie di Nuoro si celebra il 21 novembre.
Fra le credenze di fede e le leggende sarde, due riguardano i miracoli della Madonna contro la peste e la siccità. Leggi tutto

Simbologia del Componidori, maschera della Sartiglia
Pare non avere volto, né identità il Componidori che avanza fiero, in sella al proprio cavallo, benedicendo il popolo della Sartiglia, il famoso Carnevale di Oristano, con sa pippia’e maju: il colorato mazzo di fiori che evoca l’inizio della primavera e tutto ciò che di buono – ci si augura- arriverà dalla nuova stagione di semina. Leggi tutto

Il matrimonio in Gallura e il rito della fidanzata nascosta
Nei Comuni della Gallura, diversi anni or sono, prima del matrimonio vero e proprio si svolgeva il rito della fidanzata nascosta.
Parliamo della pricunta (dallo spagnolo preguntar, cioè domandare), termine di derivazione spagnola che sta ad indicare il cerimoniale più simpatico del fidanzamento gallurese.
SCOPRILO CON SANDALIA RACCONTA!

Riti in Sardegna: i fuochi di Sant’Antonio Abate fra sacro e profano
Sacro e profano. Due aspetti quasi indissolubili dei riti in Sardegna, isola dalle mille sfaccettature come quelle del fuoco.
Durante le celebrazioni dei fuochi di Sant’Antonio, che si tengono nella notte a cavallo fra il 16 e il 17 gennaio, le fiamme rubano la vita a un elemento naturale: il legno.
Gli donano l’energia del suono, il colore rosso del sangue, e lo consumano allo stesso tempo rendendolo cenere.
Qual è il significato dei falò che inaugurano al Carnevale sardo? Leggi tutto

Capodanno in Sardegna: curiosità storiche
Quando si parla di Capodanno in Sardegna non ci si riferisce, sempre, agli odierni festeggiamenti fra il 31 dicembre e il 1°gennaio. Il Cabudanni nell’isola (o Caput Anni) è una questione antica, che poco ha a che fare con i fuochi d’artificio, le bottiglie di spumante e l’intimo rosso che indossiamo come segno di buonaugurio.